Into the blue, La tendopoli di CollemaggioInto the blue, gru Into the blue, in tendaInto the blue, Federico Serio e Stefano Di BriscoInto the blue, Elisabetta AleandriInto the blue, la roulotteInto the blue, il bimboInto the blue, Emiliano Dante durante le riprese di ITB foto di Alessio Di GiannantonioManifesto



Nazionalità: Italia
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Anno: 2009
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Durata: 75’
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Sinossi: Emiliano, Valentina, Paolo, Elisabetta, Stefano e Alessio vivono nella tendopoli di Collemaggio dopo il disastroso terremoto aquilano del 6 aprile. Uno cerca di fare il regista, ad alcuni piace suonare, altri ancora vorrebbero essere attori… così le loro storie reali, di persone per le quali la condizione della tendopoli è diventata anche un simbolo della precarietà esistenziale (sia individuale, sia sociale) dei giovani d’oggi, si mescolano ad altre immaginate che reinventano le possibilità ed i rapporti, anche quelli affettivi. Queste persone si trasformano dunque in (sei) personaggi in cerca di passioni reali, nonostante il mondo di fuori, i media innanzitutto, abbia (voyeuristicamente) assegnato loro due soli ruoli: a volte di vittime inconsolabili, a volte di prigionieri…
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Soggetto e Regia: Emiliano Dante
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Sceneggiatura: Emiliano Dante e Marco Lombardi
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Fotografia e Montaggio: Emiliano Dante
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Musiche: Emiliano Dante, Paolo De Felice, Stefano Di Brisco, Federico Serio
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Interpreti: Elisabetta Aleandri, Anna Colagrande, Paolo Colagrande, Emiliano Dante, Paolo De Felice, Stefano Di Brisco, Alessio Di Giannantonio, Roberto Fusco , Izmir Kosi, Dennis Kosi, Anna Lunadei, Valentina Nanni, Federico Serio
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Produzione: Marco Lombardi per Grillo film, Edoardo Caroccia
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Biografia del regista: Emiliano Dante è nato a L’Aquila e ha 35 anni. È fotografo, sceneggiatore e regista. Dopo aver diretto alcuni spettacoli teatrali e realizzato numerosi cortometraggi tra la fiction e la video arte, esordisce con il lungometraggio “Omission” (2008). Di recente ha pubblicato con altri autori “Terremoto zeronove – diari da un sisma” (Textus), dove ha anche realizzato l’appendice fotografica. Insegna Cinema, Televisione e Fotografia all’Università de L’Aquila.
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Dichiarazione del regista: “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, e nonostante a sei mesi dal sisma la nostra situazione sia ancora dura e difficile, la tendopoli è stata un luogo fortemente creativo: l'assenza di muri, di porte e di “oggetti” ha inevitabilmente portato all'incontro, al confronto e alla scoperta, tant’è che le musiche del film sono state composte da tutti noi proprio all’interno della tendopoli. Forti di questo spirito abbiamo cercato di auto-rappresentarci con ironia, invece che in maniera patetica o piagnucolosa, consapevoli che “Into the blue” è una docu-fiction, cioè una sorta di adattamento a una catastrofe naturale”.

 
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